Massofisioterapista
Il Massofisioterapista è una figura professionale istituita con la Legge 403/71 le cui competenze sono specificate nel DM 105/97. Con il DM 741/94 che istituisce la figura del Fisioterapista con laurea breve triennale, il Massofisioterapista divenne dapprima una figura sanitaria ausiliaria e successivamente dopo la Legge 43/2006 per il Ministero della Salute è diventato Operatore di Interesse Sanitario.
Nonostante in teoria dal 1999 la figura del Massofisioterapista non doveva più essere formato, non essendo mai stata abolita la Legge 403/71, le regioni hanno continuato la formazione e i diplomati si sono inseriti nel mondo del lavoro, sia presso strutture pubbliche che private e sia in proprio.
Da anni c'è la continua lotta tra Fisioterapisti e Massofisioterapisti, i primi che vorrebbero l'esclusiva sulla riabilitazione, i secondi che vorrebbero il diritto al lavoro essendosi diplomati con una legge mai abrogata.
La legge Lorenzin, ovvero la 3/2018 ha istituito gli Albi delle Professioni Sanitarie lasciando di fatto da parte la figura del Massofisioterapista. Per cercare di salvare oltre 20.000 posti di lavoro, la Ministra Giulia Grillo ha firmato la Legge di Bilancio 145/2018 che ha istituito un elenco speciale ad esaurimento nel multialbo dove collocare varie figure professionali tra cui il Massofisioterapista diplomatosi dopo il 1999 (mentre per chi si è diplomato prima di tale data è concessa l'equipollenza al Fisioterapista), ma se da un lato con l'abolizione dell'art. 1 della Legge 403/71 ha definitivamente chiuso la formazione del Massofisioterapista tranne per i corsi già approvati e/o in essere prima dell'entrata in vigore della suddetta Legge, ha messo come vincolo che per l'iscrizione all'elenco speciale ad esaurimento si debba aver lavorato almeno 36 mesi negli ultimi 10 anni anche non consecutivi, lasciando di fatto fuori tutti i diplomati dopo il 2015 e tutte le persone in corso di formazione. Dovevano uscire i decreti attuativi entro il 28/02/2019 per completare la legge ma sono stati emessi solo dopo la metà di agosto 2019. I decreti attuativi hanno confermato (non poteva essere altrimenti) l'istituzione degli elenchi speciali per 18 categorie professionali tra cui il Massofisioterapista, con la clausola che per entrare negli stessi si deve aver lavorato almeno 36 mesi negli ultimi 10 anni anche non consecutivi.
Quindi che fine fanno tutti i professionisti diplomati dopo il 2015, o in corso di formazione che hanno iniziato e/o finito il corso prima dell'entrata in vigore della legge 145/2018 ?
Innanzitutto va detto che così com'è questa legge sarebbe incostituzionale, perchè tutti ci siamo formati e diplomati sotto la stessa legge di riferimento, ovvero la 403/71, quindi è inammissibile che centinaia se non migliaia di professionisti, alcuni dei quali con un proprio studio già avviato, devono interrompere la propria attività lavorativa.
Il termine ultimo per l'iscrizione agli elenchi speciali ad esaurimento è scaduto il 30/06/2020.
Tramite alcuni studi legali, molti di noi hanno fatto ricorso al TAR del Lazio, l'udienza era stata fissata per il 20 aprile 2020, ma causa del lockdown generale per via del Covid-19 è stata posticipata al 13/10/2020. Il Presidente del TAR del Lazio ha riferito che conosce bene la situazione, ma che prima di pronunciarsi, la soluzione al problema deve essere trovata a livello politico, rimandando il tutto al 4/05/2021. Purtroppo incontri con le istituzioni ce ne sono stati molti, ma senza mai arrivare a qualcosa di concreto. Quindi la situazione è molto critica per tutta la categoria dei "non 36 mesi" (ormai siamo stati definiti in tal modo), in quanto fino al 4/05/2021, possiamo lavorare grazie ad una sospensiva proprio in virtù del ricorso al TAR, dopo tale data nessuno sa che fine faremo, forse relegati a poter effettuare solo massaggi di tipo benessere alla pari di chi magari ha fatto un solo corso di un weekend (mentre noi abbiamo studiato per ben 3 anni per poter svolgere il nostro lavoro!!!).
In data 04/06/2021 il Presidente del Tar del Lazio ha emesso la sentenza respingendo tutti i ricorsi, in quanto ha affermato che non poteva "cancellare" una legge emanata dallo Stato con tanto di decreti attuativi. Di fatto ha confermato che per l'iscrizione all'elenco speciale ad esaurimento delle professioni sanitarie, si deve essere in possesso dei 36 mesi lavorativi anche non continuativi, negli ultimi 10 anni, ma entro il 31/12/2018.
Ancora una volta ribadisco come solo in Italia sia stata possibile una legge retroattiva, nel senso che tutti i corsi iniziati prima dell'entrata in vigore della legge di bilancio 145/2018, dovevano essere ultimati (gli ultimi, essendo un corso triennale, termineranno entro la fine del 2021) e data la possibilità a tutti di potersi iscrivere agli elenchi speciali.
Molti di noi si sono quindi rivolti alle istituzioni, ma ancora una volta nessuna risposta concreta.
Io stesso ho scritto ad una Senatrice del M5S, ma la sua risposta è stata quantomeno assurda se non disarmante !!!
Ha avuto il coraggio di dire che se non avessimo fatto ricorso al TAR, a quest'ora avrebbero già sistemato la questione, peccato che sono passati ben 2 anni e nulla è stato fatto, nel frattempo chi ha potuto lavorare grazie alla sospensiva, secondo lei avrebbe dovuto chiudere l'attività ? E cosa avrebbe portato in tavola per la famiglia, per i figli ?
Ormai della politica non ci si può più fidare, quindi non ci resta che fare appello al Consiglio di Stato, intanto per poter continuare a lavorare e poi per avere finalmente giustizia.
Il problema principale è stato che alcuni studi legali hanno sbagliato completamente il ricorso, perchè hanno fatto in modo che chi giustamente è entrato negli elenchi speciali, essendo in possesso dei 36 mesi, si è sentito "minacciato", perchè un annullamento della legge (come qualche studio legale ha chiesto), avrebbe comportato anche per loro l'esclusione dagli elenchi speciali. Lo studio legale che ci ha rappresentato invece aveva chiesto solo la possibilità a tutti i diplomati con la stessa legge (403/1971) di potersi iscrivere, eliminando solo la norma temporale dei 36 mesi.
Più volte, soprattutto alla politica, abbiamo chiesto semplicemente un'iscrizione con riserva, per il tempo di maturare i 36 mesi, raggiunti i quali l'iscrizione diventerebbe definitiva (giustamente a quel punto chi non li matura perde il diritto ad iscriversi). Ci sono professionisti che sono rimasti fuori addirittura per pochi giorni, altri (come il sottoscritto) che dalla data del diploma hanno già maturato alcuni mesi (il sottoscritto già 24 mesi !!!).
Ma ahimè, una soluzione così "semplice" sembra invece per la burocrazia troppo complicata, quindi andiamo avanti per vie legali, con la speranza che il Consiglio di Stato capisca la situazione e dia la possibilità a tutti i Massofisioterapisti iscritti al corso entro il 31/12/2018 di poter esercitare una professione per cui hanno (abbiamo) studiato.
D'ALTRONDE IL DIRITTO AL LAVORO E' SANCITO DALL'ART. 4 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE !!!
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